DONNE & (IN)DIPENDENZA ECONOMICA

In una separazione spesso, la donna che non ha un’emancipazione finanziaria ed un lavoro, si trova ad affrontare una grande problematica causata dalla mancanza di un reddito che le permetta di sostenersi con le proprie forze economiche.
Secondo una ricerca pubblicata dal Consiglio Nazionale Economia e Lavoro nel 2019, in Italia 3 donne su 10 non sono titolari di conto corrente bancario e 4 donne su 10 sono dipendenti economicamente dal marito.
Questo dato arriva al 50% al sud ed è correlato direttamente al livello culturale delle donne.
Inoltre, solitamente le donne sono le uniche responsabili della cura dei figli e della famiglia.
Una parte rilevante del lavoro in studio consiste nel trattare separazioni e o divorzi ed ho rilevato personalmente come il controllo finanziario del partner è una forma di violenza domestica, una VIOLENZA ECONOMICA.

Questo modello di controllo, impedisce alla donna di guadagnare e di gestire in autonomia le risorse familiari e si concretizza in comportamenti dell’uomo mirati a depotenziare la propria partner, rendendola dipendente dal punto di vista economico e finanziario.
Il risultato è una limitazione all’ennesima potenza della libertà di scelta delle donne.
Se questo succede in una relazione maltrattante, l’individuazione di una via di uscita è quasi impossibile.
È importante, quindi, l’indipendenza finanziaria quale fonte di emancipazione femminile e strumento di contrasto a situazioni di abuso economico e psicologico.
Pertanto per educare le nuove generazione e crescere donne libere bisogna:
1. Primo passo per l’indipendenza economica: superare gli stereotipi.
È diffusa ancora la credenza che sia l’uomo a doversi occupare principalmente delle questioni economiche e che spetti a lui, di conseguenza, accrescere le proprie conoscenze finanziarie. Le donne invece gestiscono le questioni quotidiane e familiari.
Tuttavia questa divisione è problematica da molti punti di vista perché oltre a relegare la donna a determinati compiti, minaccia la percezione del proprio valore e della propria capacità di gestire i soldi in maniera autonoma.
Oltre alla libertà, l’indipendenza economica dà poi maggiore sicurezza: essere in grado di guadagnare, risparmiare e investire aiuta ad avere maggiore controllo sul proprio futuro e maggiore consapevolezza di sé stesse e del proprio valore.
2. Puntare sull’educazione finanziaria
Educare le donne, sin da piccole, a comprendere i temi finanziari significa fornire degli strumenti utili per costruire una propria autonomia economica. Agire sull’istruzione e sulla formazione è importante per scardinare gli stereotipi e le cattive abitudini culturali e creare così le condizioni affinché le donne possano accedere a tutti i settori professionali a cui ambiscono, compresi quelli monopolizzati dagli uomini.
Fornire strumenti pratici e conoscenze finanziarie di base è infatti la soluzione definitiva per garantire a tutte le donne un futuro più libero e felice.
Se sei vittima di violenza non rimanere in silenzio, contatta il numero verde antiviolenza 1522.
È importante ricordare a tutte le donne che non posseggono alcun reddito, o ne posseggono uno basso, che hanno diritto all’assistenza legale gratuita per mezzo del patrocinio a spese dello Stato.
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Continua a leggereLa legge a cui si fa riferimento é il DPR n.115/2002, noto come T.U. Spese di Giustizia, il quale all’art. 74 assicura il patrocinio per la difesa del cittadino non abbiente.
Comunemente detto “gratuito patrocinio”, rappresenta un istituto di civiltà giuridica, che consente anche ai meno abbienti di agire e difendersi di fronte all’autorità giudiziaria, civile, penale, amministrativa, contabile e tributaria.
